Profumo


Anno di pubblicazione: 2018
Distributore in Italia: Netflix
Autore: Eva Kranenburg, Philipp Kadelbach, Oliver Berben
Genere: giallo, thriller, dramma, crime
Stagioni: 1 (in corso)
Episodi: 6
Attori principali: Natalia Belitski, Ken Duken, Trystan Pütter, August Diehl, Christian Friedel, Friederike Becht

TRAMA
Prima stagione
In una cittadina tedesca viene ritrovato il cadavere di una donna a cui sono state asportate le ghiandole odorifere. La donna in questione è Katharina Läufer. Iniziano le indagini per questo bizzarro omicidio ed i primi ad essere sospettati sono i cinque amici d’infanzia di Katharina. Andando avanti con il caso, si scopre che l’omicidio della donna è collegato alla scomparsa di un ragazzino parecchi anni prima, quando Katharina e i suoi amici andavano a scuola. Gli investigatori sono ad un vicolo cieco e nel frattempo viene uccisa un’altra donna. Vengono a galla parecchi segreti sul passato dei cinque ragazzi e si scopre una cosa che li accomuna: gli odori.

RECENSIONE
Prima stagione
Voto: 4/5
Profumo è un serie molto particolare, prima di tutto non ha ambientazione. Usualmente la prima cosa che mi domando quando inizio una serie è “Dove siamo?”. In questo caso non si sa, se non fosse per i nomi dei personaggi non si capirebbe che è ambientata in Germania. Inoltre c’è un Fiume che è di certo il Reno. Le scene della serie sono sempre negli stessi posti, sembra una cittadina con pochissimi abitanti.
Oltre a questo dettaglio, che presumo sia fatto apposta, è una serie fatta molto bene. Tratta dal romanzo di Patrick Süskind, evidenzia ogni dettaglio, ogni piccola cosa. Mostra come l’amore sia dettato dal profumo, e non dalla bellezza o dal carattere.
Ci sono scene di sesso esplicite e mostrano le ferite dei cadaveri a pieno, difatti è classificata VM14.
Ha una trama molto complessa, ma che viene spiegata alla perfezione. Il finale colpo di scena è stato molto apprezzato, anche se ammetto di aver capito l’assassino nell'arco dell’ultimo episodio. È la prima volta che mi succede, non lo capisco mai. Ciò che lo rende “colpo di scena”, non è tanto il colpevole, ma il movente. Esso è molto complesso e contorto, ma se analizzato nel dettaglio, è il movente perfetto per ognuno di noi.

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